lunedì 18 giugno 2012

Lo yogurt

Ebbene.
Cos'è una maestra in vacanza? È una maestra che invece di studiare come dovrebbe (c'è il Migliorini che mi fa gli occhi dolci proprio qui davanti, tra tastiera e schermo) fa tutto altro, nella fattispecie ieri ho fatto lo yogurt e siccome è bbono da far schifo oggi vi svelo i miei segreti.
E non dite che non vi amo.

Ingredienti
* un vasetto di yogurt intero, naturale, possibilmente greco, scadenza il più lontana possibile
* un litro di latte (per un litro di yogurt, mezzo litro per mezzo litro... vabbé, avete capito) UHT, intero

Necessario
* vaso a chiusura ermetica (da un litro se volete un litro di... ok, ok)
* pentola per scaldare il latte
* un cucchiaio (gh =D)
* termometro per alimenti
* un forno
* un panno/una coperta

Procedimento
Scaldare il latte fino a 38 gradi circa. Un grado di più o di meno non cambia la vita, ma che non sia troppo caldo o muoiono i fermentini.
Mettere due cucchiai di yogurt nel vaso, prenderne cinque/sei di latte e stemperare lo yogurt finché non ci sono più grumi né grumetti.
Versare il resto del latte nel vaso. Chiudere il vaso. Avvolgerlo nel panno (d'estate) o nella coperta (d'inverno, i fermentini hanno freddo), metterlo nel forno e non guardarlo neanche per almeno 6 ore.
Il tempo varia a seconda di quanto lo volete acido, a 6 ore è piuttosto dolce, a 12 è molto acido, oltre le dodici non garantisco su cosa possa venir fuori. In questo tempo assolutamente non muovete il vaso, non toccatelo, non pensatelo.
Passato il tempo, spostate il vaso (senza straccio o copertina) in frigo e lasciatecelo per un paio d'ore.
Tirate fuori e mangiate.
È buono buono.

Piccoli appunti: lo straccio serve per rendere il vaso opaco, se il vostro è opaco, non serve lo straccio.
Il forno serve per mantenere la temperatura costante, senza sbalzi o picchi.
La temperatura del frigo sarebbe ideale intorno ai 4/5°. Deve far freddo, non freschino.