venerdì 27 gennaio 2012

Santo subito

Sono riuscita a consegnare la mia lezione. E quella di altre due persone.
Con padreh che mi aspettava in auto in divieto di sosta, pietificato dall'immaginare la sua unica figlia persa negli innumerevoli sensi unici di quella città labirintica.
E adesso vado a lavarmi le mani, che sono tutte grigie grazie a questo.

giovedì 26 gennaio 2012

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No comment

Io ODIO disegnare.

Allora. Già io odio disegnare. Ora poi devo fare un disegno dal vero della mia finestra e quello che c'è fuori, il che implica che non posso stare sulla scrivania, quindi devo lavorare con la roba in bilico sulle ginocchia.
Mi è appena scivolato il righello.
Dritto nella cazzo di cassettina del gatto.
Io ODIO disegnare!!!

Disegnare con la chiappa destra

Sto lottando con l'esame di disegno.
Detto in parole povere: spesso alla gente non piace disegnare perché non lo sa fare.
Io non lo so fare perché non mi piace.
Per niente.
Seguendo i preziosissimi [citazione necessaria] consigli del libro della Edwards (che in effetti è ben fatto, eh, ha anche dentro un po' di psicologia e neuropsicologia, ma è pretenzioso) e del mio carissimo professore (no, non lo definirei "carissimo", in realtà, piuttosto "completamente fuori di testa", ma è per quello che mi piace) riesco anche a fare delle cose decenti.
Il punto è che mi annoio. E mi stanco da morire.
Quando abbandoniamo lo stato della funzione D, anziché sentirci stanchi ci sentiamo rigenerati.
Mi permetta, signorina Edwards, in tutta cordialità: le palle. Conosco la funzione D, che poi starebbe per "disegno" ma in realtà si attiva in qualsiasi caso ci perdiamo nelle attività creative; la sperimento scrivendo, leggendo, facendo puzzle, e, sì, anche disegnando - so di cosa si tratta, la so riconoscere. Il problema è che mentre scrivendo-leggendo-puzzleggiando ma anche guidando o cantando o suonando effettivamente mi rigenero, disegnando ne esco esausta, provata, con gli occhi che bruciano e un bel mal di testa, quindi non mi venga a dire che se riesco a entrarci mi piace per forza, perché non è vero.
Mi piace dipingere, scarabocchiare, giocare con i colori. Ma odio disegnare.
E devo ancora fare 6 disegni, di cui due tecnici dei quali non ho alba.

mercoledì 25 gennaio 2012

Non so.

C'è gente che si lamenta che non riesce a fare quello che faccio io. Perché io sono "più intelligente" e loro, poverini, non ce la fanno. Beh, lasciate che vi spieghi una cosa: io mi faccio il culo piatto a forza di lavorare. Di imparare, di esercitarmi, di mettermi alla prova. È inutile dire "non so" e poi fregarsene bellamente degli esercizi pensati apposta per arrivare a "sapere" perché "non mi interessano" e "sono noiosi".
O non rompi i coglioni dicendo "non riesco", o la smetti di pensare che sapere e saper fare arrivino di notte chiedendo al genio della lampada.
[Sfogo dato dallo studio di disegno - "io non so disegnare" seguito da "ah non li faccio 'sti esercizi, sono stupidi". Ma andate a cagare.]

martedì 17 gennaio 2012

Valorizzazione dell'autostima

Ovvero, quell'evento che avviene quando prepari un esame (due esami, in realtà, in una sola volta) che spaventa il 95% della tua facoltà, ti presenti, leggi le domande, pensi "cazzo, avevano avvisato che va nello specifico, ma questa è follia".
Torni a casa e scopri che ha già corretto. E hai preso 25.
Inventando una risposta di sana pianta.
Ed era l'ultimo esame da preparare del semestre; mi mancano solo cose pratiche, e uno che ho rimandato a giugno. Nove esami dati su dieci... e adesso conga! (*-*)

mercoledì 4 gennaio 2012

domenica 1 gennaio 2012

Fuck

Il mio libro di psicologia dello sviluppo: secondo Piaget tre sono le caratteristiche del pensiero dei bambini per quanto riguarda la realtà: artificialismo, animismo e finalismo. L'artificialismo è quando pensano che sia stato l'uomo a creare le cose naturali; l'animismo quando danno un'anima alle cose inanimate. Vuoi sapere qualcosa anche sul finalismo? Beh, attaccati al cazzo, perché io adesso cambio argomento.


Perché?